2 - Punta delle Secche: ecco una bella immersione nell’isola del Giglio. Il cappello della secca, situato a 100 metri dalla costa, arriva a poco più di un metro e mezzo dalla superficie. Nuotando verso il largo verso NO, si può abbracciare con lo sguardo un’impressionante serie di enormi massi granitici con fessurazioni che possono dare ricetto a pesci da tana. Con una serie di grandi balzi, formati proprio dai macigni di forma vagamente squadrata, la secca sprofonda nel blu sino a circa 50 metri, offrendo degli scorci spettacolari con i suoi massi sino a perdersi nella sabbia; guardando nel blu capita a volte di vedere grandi dentici e ricciole. Fuori a NNO ci sono due piccole cigliate sui 65/70 metri, raggiungibili dai profondisti. 

8 - Le Scole: usciti dal porto di Giglio e diretti a SE incontriamo le Scole, un gruppo di tre isolotti granitici che si spingono al largo per circa 300 metri, circondati da un gruppo di scogli. Questo è forse il punto più bello dell’isola per le immersioni; infatti, in meno di 120 metri, si arriva dall’isolotto esterno sino alla batimetrica dei 50 metri, oppure si può iniziare l’immersione dalla secca dei 10 metri ad 80 metri a SE dall’ isolotto, seguendo le discese di enormi macigni, ricoperti di vari organismi marini e frequentati da pesce di passo. Un altro ottimo punto per iniziare l’immersione è lo scoglio meridionale più piccolo, sul cui lato S ci sono una serie di pareti ricche di gorgonie rosse, la statua di una Madonna posta in una nicchia a venti metri, resti di naufragi antichi e recenti e molta più vita marina del resto dell’isola. Sembra di trovarsi a Giannutri, dove il pesce è molto più abbondante dato il divieto di pesca professionale per la riserva. È un’immersione che di solito lascia dei bei ricordi e la voglia di ripeterla.